Testardi, vagabondi, mummie spirituali

Seguiamo Gesù, che è la strada giusta. Ma verifichiamo ogni giorno se ci stiamo smarrendo o se sbagliamo strada. Così ha detto in sostanza papa Francesco in uno dei suoi sempre efficaci e originali interventi durante la celebrazione mattutina a San Marta.

Atteggiamenti cristiani e non

Papa Francesco ha presentato a Santa Marta ─ con un’originalità davvero sorprendente ─ quali sono gli atteggiamenti e i profili cristiani che non si dovrebbero avere e che tuttavia sono così diffusi tra noi. Non pochi saranno rimasti sorpresi e probabilmente anche inquietati nell’ascoltare quell’elenco così realistico, in cui è facile ritrovarsi.

Cristiani «testardi»

Il cristiano ostinato, dice papa Francesco è colui che cammina, e magari gli capita di sbagliare strada, ma «la tragedia è essere testardo e dire “questa è la strada” e non lasciare che la voce del Signore gli dica: “Torna indietro e riprendi la vera strada”.

Cristiani «vagabondi»

C’è poi la categoria dei cristiani «che camminano, ma non sanno dove vanno: sono erranti nella vita cristiana, vagabondi. La loro vita è girare di qua e di là, e perdono così la bellezza di avvicinarsi a Gesù. Girano, e tante volte questo girare, girare errante, li porta a una vita senza uscita. Il girare troppo si trasforma in labirinto e poi non sanno come uscire. Hanno perso la chiamata di Gesù. Non hanno la bussola per uscire e girano, girano; cercano. Altri vengono sedotti da una bellezza, da una cosa e si fermano a metà strada, affascinati da quello che vedono, da quella idea, da quella proposta, da quel paesaggio… E si fermano!

Cristiani «mummie spirituali»

C’è anche «il cristiano che “non cammina”, che dà l’idea di essere un po’ imbalsamato. «Un cristiano che non cammina», dice papa Francesco, «e che non fa strada, è un cristiano non cristiano. Non si sa cos’è. È un cristiano un po’ “paganizzato”: sta lì, sta fermo, non va avanti nella vita cristiana, non fa fiorire le Beatitudini nella sua vita, non fa le Opere di misericordia… Scusatemi la parola, ma è come fosse una “mummia”, una “mummia spirituale”. Non fanno del male, ma non fanno del bene».

Poniamoci la domanda

«Il mio cammino cristiano come va?», domanda ancora papa Francesco. «Facciamocela la domanda, cinque minutini… Come sono io in questo cammino cristiano? Fermo, sbagliato, in giro girando, fermandomi davanti alle cose che mi piacciano o seguo Gesù: «Io sono la via!»? Chiediamo allo Spirito Santo che ci insegni a camminare bene, sempre! E quando ci stanchiamo, un piccolo ristoro e avanti. Chiediamo questa grazia», conclude papa Francesco.

    UMBERTO DE VANNA