Un sogno più grande

Mi è sempre piaciuto sognare e spaziare con la fantasia in grande. Vincere la paura di ciò che non si conosce e cercare di andare oltre.

Fino ai confini del mondo

Sono cresciuto ascoltando racconti di missionari partiti verso terre sconosciute per incontrare volti amici e per portare la parola di Gesù che si fa carne nei problemi dell’umanità.

Mi sono portato tra le cose più care la certezza che “un mondo migliore è possibile”, che “insieme si può” e che il Magnificat di Maria sia il più grande sogno che si realizza nella storia.

Per questo amo il mese di ottobre, al quale abbiamo dedicato la copertina di questo numero.

Una copertina e tanti particolari

C’è un gruppo di ragazzini con la loro catechista impegnati e attivi intorno a un mappamondo artisticamente avvolto dal crocifisso, dal segno della croce frutto di quel comando: «Andate e battezzate nel nome…». Ci sono le immagini di grandi missionari che hanno conquistato il mondo con la forza dell’amore. C’è il rosso del sangue dei martiri, il viola della sofferenza e il verde della speranza. Ci sono i bambini, tutti diversi e capaci di non vedere nelle differenze un limite ma una ricchezza. Ci sono tanti libri, chiusi e uno solo aperto: la Parola di Dio. E c’è Maria, quasi nascosta dal volto della catechista (o al suo fianco). Presenza silenziosa, orante, che invita alla preghiera del rosario nel mese a lei dedicato.

Maria, la testimone credibile

Spero che il vostro primo appuntamento con i ragazzi che riprendono il cammino che li conduce  all’incontro con Gesù sia così: intenso e sereno, carico di ideali, aperto al mondo e raccolto intorno a Maria. Solo così potremo trasmettere quell’entusiasmo che dona costanza al nostro impegno e che ci rende testimoni credibili.

Come lo è stata lei, la ragazza che parte in fretta per portare aiuto, la serva umile, la beata dei secoli. Che proclama le grandi opere di Dio e la sua logica sconvolgente, che insegna a guardare il mondo con gli occhi stessi del suo creatore e che ci dice: «Fate quello che vi dirà».

 

                            Valter Rossi